bollino ceralaccato

SYSTEM THINKING - IL PUNTO CRITICO DELLA VISIONE SISTEMICA: la discesa dall’elicottero!

Lo sappiamo … e lo sentiamo ripetere ovunque, in ogni salsa: pensiero sistemico è (in estrema sintesi e … semplificazione) la capacità di “vedere come un tutt’uno”, dall’alto. Per tale ragione spesso la visione sistemica è raffigurata attraverso la logica nota come “helicopter view”: vedere dall’elicottero per cogliere tutte le relazioni, tutte le connessioni anche lontane, fino ad arrivare addirittura ai modelli mentali sottostanti (quando ciò necessita). Sacrosanto. Ma affinché la visione e il pensiero sistemici possano poi tradursi in concretezza, in azione (e, da questa, generare il Cambiamento auspicato) inevitabilmente, ad un certo punto, deve giungere il momento della convergenza verso un focus su cui intervenire: la famosa “leva”. In sostanza, alla fase di “apertura” (helicopter view) deve seguire la fase di “chiusura” verso un’azione chiaramente individuata, deve cioè seguire la fase di picchiata verso l’azione. Questa logica è così paragonabile (con i dovuti distinguo tematici) proprio al processo “apertura-chiusura” di Richard Normann In questo articolo si mostra, in modo semplice e diretto, come il vero banco di prova del “System Thinker” sia proprio la “discesa”, la fase di “chiusura” … Una scoperta tra palloncini, elicotteri, spirali dinamiche, aperure-chiusure…

[per una CONSULENZA ONLINE da parte dell'autore: LINK ]

SYSTEM THINKING
IL PUNTO CRITICO DELLA VISIONE SISTEMICA: la discesa dall’elicottero!

Lo sappiamo … e lo sentiamo ripetere ovunque, in ogni salsa: pensiero sistemico è (in estrema sintesi e … semplificazione) la capacità di “vedere come un tutt’uno”, dall’alto. Per tale ragione spesso la visione sistemica è  raffigurata attraverso la logica nota come “helicopter view”:  vedere dall’elicottero per cogliere tutte le relazioni, tutte le connessioni anche lontane, fino ad arrivare addirittura ai modelli mentali sottostanti (quando ciò necessita). Sacrosanto.
Ma affinché la visione e il pensiero sistemici possano poi tradursi in concretezza, in azione (e, da questa, generare il Cambiamento auspicato) inevitabilmente, ad un certo punto, deve giungere  il momento della convergenza verso un focus su cui intervenire: la famosa “leva”.
In sostanza, alla fase di “apertura” (helicopter view) deve seguire la fase di “chiusura” verso un’azione chiaramente individuata, deve cioè seguire la fase di picchiata verso l’azione. Questa logica è così paragonabile (con i dovuti distinguo tematici) proprio al processo “apertura-chiusura” di Richard Normann,  sintetizzato dallo schema sotto riportato (tratto dal volume “Management by Magic”, Florence Art Edizioni, 2011).

Processo apertura-chiusura

Questa fase di chiusura è probabilmente uno dei maggiori punti critici della visione, del pensiero e degli approcci sistemici. Eppure è necessaria.

- Se infatti si staziona sempre e solo in fase di “apertura”, in quota, si potrà godere dell’ebbrezza continua della visione sistemica, contemplarne rapiti la bellezza, ma si resterà però eternamente inattivi, inefficaci … INUTILMENTE SISTEMICI! (e, quindi, non sistemici nella sostanza … a meno che non decidiamo di vivere una vita di pura contemplazione). Per certi versi è la condizione tipica in cui rischia di ritrovarsi chi occupa la posizione del vMeme verde di Spyral Dinamics.

- Naturalmente anche la posizione opposta, di chi salta (o considera solo parzialmente) la fase di apertura, è parimenti e evidentemente deleteria: rispetto al caso precedente, qui si prendono decisioni, continuamente. Si è in perenne “azione” … ma si tratta più precisamente di una continua “AZIONE – CORREZIONE” che rincorre e agisce per singoli eventi … INUTILMENTE. Si tratta di una condizione associabile a quella che Normann definisce “iperattività isterica” e in cui rischiano di trovarsi coloro che si collocano nei vMeme Arancione e Blu di Spyral Dinamics.

E allora: appare chiara la ragione per cui questa fase di chiusura costituisce un punto critico nella visione sistemica? Infatti: quando arriva il momento di attuarla? quanto considerare e vedere (estensione e altezza della visuale) dall’elicottero (fase di apertura) prima di iniziare la discesa? Chi sa dire quanto può ritenersi soddisfacentemente esaurito il “tour” sull’elicottero? Chi sa dire quanto in alto ha utilmente senso spingersi per osservare il “tutt’uno”?

Queste domande ne generano inevitabilmente altre, ad esempio e … provocatoriamente:

ha veramente senso guardare ogni volta al “sistema mundo” per prendere decisioni? O talvolta non si rischia invece di annullare le potenzialità dell’effetto-leva se si considera il “sistema mundo” (quando è … troppo “mundo”)?

Con questo non si sta ovviamente affermando che non vada considerato l’ambiente esterno, tutt’altro!

Si sta però sottolineando che la vera qualità del “System Thinker” è saper correttamente tracciare i confini del “Sistema” di volta in volta da considerare (altezza e ampiezza della ‘fase di apertura’) per far si che il conseguente effetto-leva (‘fase di chiusura’) sia efficace.

In diversi ambienti autoreferenzialmente “sistemici” (sigh!) noto invece una singolare convinzione (che a dire il vero fa sorridere per la sua ingenuità): in tali ambienti sembra si gareggi a chi riesce a guardare più lontano, a chi riesce ad essere più ‘sistematicamente ispirato’, a chi con i palloncini riesce a salire sempre più in alto

Un suggerimento: non dimenticate che dovrete scendere dall’elicottero per “fare” (se saliamo invece sui ‘palloncini’, il nostro destino sarà quello di precipitare, prima o poi); tener presente questo semplice consiglio vi aiuterà a trovare il giusto equilibrio nella fase di apertura.

Attenti ad andare troppo lontano o troppo in alto … la benzina finisce e la conoscenza, superata una certa quota, non aumenta si riduce!

La qualità del bravo System Thinker si misura non tanto (o non solo) in base a “quanto alto è andato” bensì si misura soprattutto nel momento in cui decide di ridiscendere per azionare la leva: quali ‘confini sistemici’ ha considerato nella precedente fase di apertura? Fino a dove ha deciso utilmente di spingersi e cosa ha reputato invece opportuno non considerare? Questa capacità di “saper porre i confini” è una dote sopraffina, fatta di un mix di intuito, profondità, fusione di capacità di focalizzazione e apertura e implica la fondamentale consapevolezza che il paradigma e la “verità” del ‘tutto’ non esistono (se non teoricamente, forse).

La discesa, in quanto inglobante anche le decisioni sulle caratteristiche della fase si ‘apertura’, è il vero banco di prova del System Thinker!

Rino Panetti

error while rendering plone.comments
Rino Panetti

Rino Panetti

  • Azienda: Management by Magic
  • Posizione: Owner. Facilitatore
  • Città: Rieti
  • Cell: 329.0534559
  • Sito: http://www.managementbymagic.it
  • Email:r.panetti@libero.it
  • Competenze:
    • Creatività & Innovazione
    • Leadership & Interpersonal Skills
    • Facilitazione di gruppi
    • Miglioramenti organizzativi, dei processi, delle performances
    • Sistemi di Gestione
Dello stesso autore
IL "PROBLEM ANSWERING" FA STRADA di Andrea Mattonelli

Andare oltre i classici Problem Solving, Problem Setting, Problem Finding, ecc. Perché c’è un livello più profondo di “problem” che non richiede una soluzione, ma una Risposta. Siamo cioè...

Transiti ... il PROBLEM ANSWERING. Trascendere il Problem Solving. Osservazioni a ruota libera, per andare oltre … in fondo alla U

In una notte unica, quella del transito di Francesco di Assisi, improvvisamente affiora una nuona dimensione, quella del PROBLEM ANSWERING. E' qualcosa che trascende i classici Problem Solving, Pro...

LEADERSHIP BY MAGIC. LA VERA ESSENZA DELLA LEADERSHIP. Illuminazioni da Otto Scharmer, James Hillman, Machiavelli, Alessandro Manzoni, Giovanni Allevi

Chi è il leader? “E’ colui che sa motivare, sa fare squadra, che possiede capacità di ascolto, che sa guidare tutti verso una visione, ecc.”. Risposte come queste sono usuali quando si pens...

Come far emergere le possibilità dal futuro: i 4 DRIVER

Sempre più oggi “leadership” vuol dire capacità di far emergere le possibilità dal futuro. Il passaggio decisivo è quello da “prevedibilità” a “possibilità”. Non si tratta di una...

IMPARARE DAL FUTURO CHE EMERGE

Da oramai qualche tempo si sta facendo strada un significativo cambiamento di prospettiva nel mondo del management (e non solo), un cambiamento in molti casi ancora solo “abbozzato”, più una �...

UN PERCORSO VERSO LA CONOSCENZA PROFONDA: INTERSEZIONI NELLA COMPLESSITÀ TRA MODELLI E APPROCCI MANAGERIALI

Da questo articolo mi riprometto di dare avvio ad una serie di articoli/approfondimenti sulle relazioni e punti di contatto tra le principali teorie manageriali, esaminate avendo come sfondo comune...

×