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20 Agosto 2008
Think for the best, but for the worst prepare
Fernando Pessoa
Il precedente articolo “L’Anti-Robin Hood: dalle Crisi immobiliari e dei Credit Default Swaps alle Opportunità dei Brick Shares” apriva l’analisi dei prossimi ‘scenari complessi’ finanziari scaturiti dalla ‘biforcazione’ preannunciata all’inizio del 2006 e segnalata nell’articolo “L’Anti-Robin Hood e l’apocalissi immobiliare-industriale italiano: ci siamo..!” (sempre alla luce dei principi della Finanza Scientifica .)
Quali scenari possiamo cercare di immaginare prima e meglio di altri – per sfruttarli?!
Beh – scusa la ripetizione, ma per aprirsi a tale esercizio occorre armarsi sia del citato monito di Pessoa, sia di quella forza d’animo che nasce solo dal nietzscheano “pessimismo della forza”, ossia la capacità di affrontare anche le situazioni pessime in virtù di una forza vitale ben conosciuta dagli antichi Greci dell’epoca delle tragedie.
Pronto..? Bene - partiamo!
Confidando che le informazioni del precedente articolo siano ben digerite e ‘incorporate’, sui fronti:
- Immobiliare: con i crolli anticipatori dei titoli immobiliari italiani negli ultimi 12 mesi, e con il più recente crollo della domanda di alloggi e il boom di offerte (clicca qui per ’Indice Replat );
- Industriale : con la ‘duplice spirale creditizia’ nella quale le PMI italiane hanno iniziato ad ‘auto-stangolarsi’ negli ultimi 5 anni;
- Finanziaria: con la prossima ‘sorpresa-annunciata’ (sic!) della crisi dei Credit Default Swaps (CDS),
allora, ti pongo una domanda: a cosa mira la crescita (che continuerà…) dei tassi di sconto della BCE in una situazione di dichiarato rallentamento dell’economia europea?
Con la ‘palla’ della stagflazione – un ‘ircocervo’ economico… ! – si vende alla massa l’idea che l’economia non cresce (e qui siamo tutti d’accordo) insieme all’idea che l’inflazione invece cresca.
Ma… quale inflazione? Poiché cambia molto se l’inflazione è ‘da domanda’, se è ‘importata’, se è ‘speculativa’ (riducendo o strozzando l’offerta…), ecc….
Insomma, sappiamo bene che non è certo un’inflazione ‘da domanda’ perché la domanda (di alimenti, di vestiario, di auto, di case, di vacanze, di tutto…) è crollata da un bel pezzo!
Allora, è ‘importata’ o da ‘speculazione’?
Entrambi – forse! Comunque… un’inflazione voluta – per giustificare le prossime manovre della BCE.
L’Anti-Robin Hood, dopo aver cavalcato l’unico business mondiale possibile dopo la Bolla Internet del 2000 e l’attacco alle Torri Gemelle del 2001, ossia il business immobiliare, ha da tempo pianificato la way-out da tale settore, lasciando il famigerato ‘cerino’ nelle mani di milioni di famiglie nel mondo, e sta approntando liquidità per rientrare nell’economia reale.
Ma… come?
Partiamo sempre dagli immobili che sono diventati il perno dell’economia mondiale, essendo ormai un bene sempre più ‘mobile’, quasi ‘liquido’…!
In realtà, gli immobili hanno finora svolto principalmente la funzione di immane e globale ‘spugna’ capace di assorbire masse di liquidità incredibili, come mai era avvenuto in passato, e soprattutto da molti più risparmiatori!
Ora, questa liquidità dev’essere nuovamente rilasciata al mercato, alle imprese e… nelle tasche degli Anti-Robin Hood – altrimenti, che ci stanno a fare?!?!
Capiamo ora come avverrà questa ‘liquefazione del mattone’ , osservando gli interessantissimi grafici del mercato immobiliare italiano dagli anni ’70 al 2007 – che rappresentano molto bene anche la situazione europea.
· Grafico a ‘Nido d’Ape’ : a fronte dell’andamento teorico della relazione tra prezzi reali e volumi delle compravendite, l’andamento reale è molto inquietante, con spirali che evidenziano il ribasso del 25% degli anni 93-96, ormai rimossa dalla memoria italica, e preannunciando un ribasso dei volumi di compravendite e dei prezzi, di scala ben superiore a quello degli anni ’90…!
· Indice dei prezzi reali : esso mostra, dalla fine degli anni ’60 al 2007 una oscillazione sempre più ampia (maggiore volatilità) all’interno di un canale divergente (quindi, più instabile…). Ora, i prezzi hanno raggiunto il limite superiore, e…. vedremo!
· Indice Replat, visto sopra: esso mostra (dati di Agosto 2008) una domanda di alloggi che continua a franare (-11%) e un’offerta che invece continua a crescere (+13%), ossia una ‘forbice’ non sostenibile.
Allo scoppio annunciato della bolla immobiliare anche in Europa, punzecchiato dagli aumenti dei tassi di sconto della BCE, corrisponderà, con un ineluttabile ‘effetto domino’, uno scoppio della Gestione della Crisi d’Impresa. Le Aziende in crisi si sono rese infatti colpevoli di aver investito quasi esclusivamente in immobili, strumentali e/o personali, anziché in ricerca e sviluppo.
Scenario più plausibile:
La massa immane di liquidità invischiata negli immobili, si sta liquefacendo, con uno tsunami in arrivo appena l’ulteriore rialzo dei tassi, la prossima crisi bancaria e la prossima ondata di mutui non pagati (al rientro dalle ferie…) porteranno sul mercato una massa di immobili pignorati e ‘a stralcio’ non digeribile dal mercato, data anche l’esplosione della ‘cubatura’ fabbricata negli ultimi 5 anni!
Gli immobili, col loro significativo ribasso, saranno allora il ‘bene deflattore’ dei prezzi europei, drogati anche dall’effetto cognitivo dell’Euro (l’Economia Sperimentale di Daniel Kahneman dimostra come la nostra algebra sia molto ingenua, e anch’io tratto mentalmente i 10€ come le vecchie 10.000Lire… lo ammetto!).
Dalle pizze, alle auto, alle case, il prezzo di tutto dovrà scendere al punto da stimolare livelli di consumo (l’esigenza vitale, il ‘Piacere della Funzione’, del Mercato…) più consoni alla crescita economica reale.
Una deflazione morbida, quindi, poiché pilotata, con conseguente ridistribuzione del reddito verso l’economia reale e produttiva (con salari stabili e maggior stabilità sociale) rispetto all’economia del terziario (redditi aleatori e beneficiati dall’effetto Euro).
Ed è verso l’economia reale, oggigiorno molto malata, che si stanno infatti dirigendo importanti capitali cinesi, indiani e arabi, alla ricerca di ‘occasioni’ – aziende in crisi, in affanno, con carenza di liquidità – purché abbiamo un prodotto, un brevetto, un brand rivalutabile sui mercati globali nonché sui loro stessi mercati locali in crescita.
“Il vero talento della complessità è saper immaginare scenari possibili prima e meglio di altri”
Ebbene, intravedendo il prossimo e breve ‘intervallo di prevedibilità’ (1-2 anni), non rimane che cavalcare l’attuale ‘scenario’ (qui descritto) scaturito dalla ‘biforcazione’ intravista due anni fa (rialzi dei tassi e crisi immobiliare).
Puntiamo quindi su:
- Liquidità: fondi liquidità, obbligazionari a tasso variabile a breve, il ‘materasso’…
- Aziende produttive (beni o servizi ad alto valore aggiunto) molto selezionate: soprattutto le imprese in crisi prima che le acquistino tutte i cinesi, gli indiani e gli arabi (nulla di nazionalistico, ma solo per sfruttare anche noi tali opportunità che altri fiutano da così lontano…!). Le Piccole Medie Imprese (PMI) italiane non reggeranno molto la terribile stretta creditizia delle banche – che non si fidano neanche più tra loro stesse…!
- Progetti Immobiliari molto selezionati, sempre più disponibili con gli attuali, e soprattutto i prossimi, consistenti ribassi del mercato (attendiamo ribassi dal 30 al 50%). Progetti sfruttabili anche con più evoluti strumenti finanziari per negoziare ‘quote verticali’ (x % degli utili) di immobili e non solo ‘quote orizzontali’ (l’appartamento x, il box y, ecc…), quali i “Brick Shares” ® – strumenti finanziari innovativi per investire in immobili senza ‘il mattone’.”
Morale: le Crisi portano necessariamente Opportunità. Occorre però saperle cogliere e sfruttare con gli strumenti, le conoscenze e le tecnologie più avanzate.
“Il Caos favorisce le menti preparate” – parafrasando L.Pasteur.
E noi abbiamo le menti preparate al Caos e alla Crisi!
Per ulteriori informazioni e chiarimenti: nicola.antonucci@libero.it
Ad Majora!
Nicola Antonucci