bollino ceralaccato

La simulazione d'impresa

Prepararsi all’ingresso nel mondo del lavoro: un’esperienza simulata per stimolare i giovani a ragionare in termini di comportamenti attesi in ambito professionale.

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INDICE DEGLI ARGOMENTI:

 

Simulazione d'impresa: un'introduzione

Siamo in un'epoca in cui le caratteristiche ricercate dalle aziende sono sempre meno "scolastiche" e sempre più legate al possesso di un mix equilibrato di conoscenze di base, di conoscenze tecniche e di atteggiamenti sociali; pertanto risulta assolutamente indispensabile che i momenti educativi e quelli formativi siano molto vicini all'attuale processo produttivo. Per contro, però, le nostre istituzioni scolastiche ed i sistemi tradizionali di formazione non "educano" i giovani a ragionare in termini di comportamenti attesi in ambito professionale. Per non parlare del fatto che non "allenano" a combinare conoscenze trasmesse ed eventuali iniziative formative personali o brevi momenti di pratica professionale. Da questo punto di vista la situazione non migliora neppure se si pensa a tutte le tradizionali attività di orientamento, perché oggi la necessità primaria di un giovane non è tanto quella di conoscere in modo più puntuale il mondo del lavoro o le proprie attitudini, quanto quella di comprendere il significato della sua presenza in un contesto lavorativo. Il risultato è pertanto scontato: un giovane che si appresta a fare il suo ingresso nel mondo del lavoro manca, con sempre maggior frequenza, di "mentalità aziendale" e quindi ha sempre meno possibilità di soddisfare le richieste delle organizzazioni (ad esempio: problem solving, adattabilità, cooperazione, lavoro in team, creazione di conoscenza ed anche apprendimento, aggiornamento e miglioramento continuo).

Simulazione d'impresa, ovvero l'impresa simulata

Simulazione d'impresaDopo aver partecipato ad un progetto al riguardo, mi sento di poter tranquillamente affermare che la simulazione d'impresa rappresenta un valido e potente strumento formativo, se seriamente e scrupolosamente utilizzato, in grado di costruire funzionali sinergie tra scelte formative ed occupazionali di un individuo ed il fabbisogno di personale delle aziende. Infatti è una modalità formativa che inserisce le persone all'interno di una realtà produttiva riprodotta (sullo stampo dell'azienda madrina di ogni progetto), per apprendere ad assumere ruoli differenti ed eseguire i diversi compiti richiesti. Il giovane si immedesima con casistiche reali e, a partire da aspetti e problemi quotidiani concreti arriva poi all'astratto, alla riflessione a posteriori; inoltre interagisce con un partner aziendale reale disponibile ed aggiornato, che consente un apprendimento mirato e maggiormente funzionale della vita organizzativa. In questo modo, una volta terminato il periodo di simulazione, i partecipanti non solo possiedono una concezione globale dell'azienda, ma hanno anche effettuato un'esperienza in tutto e per tutto equiparabile all'esperienza lavorativa, poiché ha permesso di sviluppare la capacità di adattamento al posto di lavoro, alla polivalenza ed alla cultura di impresa. In pratica la valenza maggiore di questa iniziativa formativa risiede nel fatto che agisce proprio sulla "mentalità aziendale":

  • favorendo lo sviluppo di  precise competenze di ruolo;
  • stimolando la capacità di adattamento;
  • abituando le persone a prevedere, favorire e gestire i cambiamenti che interessano la loro specifica attività, il mondo aziendale ed il mondo del lavoro in generale.

In questo modo, innanzitutto, un giovane comincia a "cogliere" uno dei requisiti di base funzionale alla vita aziendale: essere in grado di agire con efficacia ed efficienza, dal punto di vista cognitivo, realizzativo e relazionale, entro contesti complessi in continua evoluzione. In secondo luogo può effettuare un inserimento lavorativo maggiormente consapevole, attivo e produttivo.

Ma la strategia della simulazione d'impresa può amplificare la sua portata adottando un criterio di ripartizione tra attività formativa in impresa simulata vera e propria e formazione complementare. Una formazione da un lato propedeutica finalizzata a favorire nei partecipanti un bilancio delle proprie competenze, di orientarli al lavoro e di sensibilizzarli sui principi di comportamento organizzativo e dall'altro mirata ad integrare e approfondire le "funzioni" sperimentate nella simulazione. E a conclusione uno stage all'interno della o delle aziende madrine.

Simulazione d'impresa: l’utilità per l’azienda madrina

Simulazione d'impresa formazioneMa la simulazione d’impresa non limita il suo impatto positivo ai giovani che vi partecipano, lo estende anche all’azienda madrina, aspetto di assoluto rilievo. A sostenerlo è proprio uno dei diretti interessati: il titolare dell’impresa madrina del progetto a cui ho partecipato. Parlare ad altri della propria azienda ed osservarla in veste simulata (lontano dall'operatività quotidiana) permette di riflettere a mente fredda sulla propria organizzazione per capire cosa funziona e cosa non funziona. Infine, ma non è aspetto meno importante, perché la collaborazione con Enti, Associazioni e scuole costituisce, al contempo, un'importante occasione di crescita personale per un imprenditore e di formazione di futuri collaboratori. Del resto è indubbio che l'ipotesi di simulare la propria impresa è molto più "produttivo" rispetto ai soliti corsi di formazione professionale, perché costituisce il sistema migliore per far capire ai giovani come è strutturata un'impresa e cosa vuol dire lavoravi all'interno. Inoltre il periodo di stage, effettuato a conclusione del progetto, permette di poter osservare e valutare le persone a parità di conoscenza della realtà aziendale, potendo identificare quelle con le migliori possibilità di inserimento. Un tempo lungo di stage, poi,  permette anche di ragionare in funzione di un'eventuale creazione di "uno spazio" per la nuova o le nuove risorse, magari inizialmente non preventivato. La simulazione d'impresa, in sostanza, viene considerata senz'altro fruttuosa per i giovani e per le aziende.

Simulazione d'impresa: le considerazioni d'insieme

Passare dal mondo scolastico a quello produttivo, non è uno spostamento fisico che comporta l'uscita da un'istituzione scolastica e l'ingresso in una realtà produttiva, ma rappresenta piuttosto un processo di maturazione che dalla condizione di studente porta alla condizione di lavoratore. In questo senso divenire lavoratore costituisce un momento cruciale per apprendere "l'attitudine al lavoro e all'attività". Ma perché si apprenda con successo bisogna essere, ancor prima che disponibili ad apprendere, abituati ad apprendere. La simulazione d'impresa è senza dubbio un'esperienza insostituibile, ricchissima ed arricchente proprio in questa prospettiva. Infatti costituisce un terreno del tutto privilegiato per mettersi alla prova, per testare le competenze maturate in epoca prelavorativa e per rendersi conto della necessità di apprendere ad apprendere nel corso di tutta la propria vita lavorativa. La portata della simulazione d'impresa, in sostanza, risiede nel fatto che stimola chi vi è coinvolto ad effettuare ciò che gli sarà sempre richiesto di fare, indipendentemente dall'organizzazione in cui andrà a lavorare e cioè: costruirsi un'immagine completa ed accurata dell'attività professionale che svolgerà in futuro, di ciò che richiederà, di ciò che potrà offrire, di quali saranno le proprie potenzialità, i propri limiti, i propri vincoli e le proprie resistenze. Per un giovane questo è assolutamente fondamentale perché quanto più sarà in grado di  farlo, tanto più aumenterà le probabilità di inserirsi agevolmente in azienda, grazie al buon incontro tra aspettative e realtà. In altre parole si potrebbe anche dire che la simulazione d'impresa costituisce un terreno del tutto privilegiato per colmare le lacune dell'istituzione scolastica e dei sistemi tradizionali di formazione di cui ho accennato in apertura. Infatti sino a quando un giovane neoassunto non avrà identificato ed appreso i valori, le norme ed i comportamenti che caratterizzano l'azienda difficilmente si inserirà con profitto al suo interno. Inoltre un giovane appena inserito in una realtà aziendale è portato a focalizzarsi quasi sempre in modo preponderante sulla richiesta più evidente e scontata: quella di apportare il proprio contributo quantitativo per il raggiungimento dei risultati attesi di ruolo. Mentre raramente porrà attenzione agli aspetti qualitativi che in azienda possono fare la differenza, quali le sue modalità tipiche di lavoro, la sua modalità di partecipazione al processo produttivo, la sua modalità di relazionarsi con le persone con cui interagisce, la sua modalità di interpretazione delle situazioni di lavoro, i suoi criteri di valutazione dei risultati ottenuti.
La simulazione d'impresa costituisce anche una delle rarissime occasioni per analizzare i propri comportamenti e le proprie performance e quindi per individuare il gap esistente tra sistema di competenze sociali richiesto e competenze sociali realmente possedute. Pertanto questa esperienza potrebbe rivelarsi uno strumento ancor più valido quanto più diventerà un laboratorio d'apprendimento in cui riprodurre realisticamente spaccati di vita relazionale, sociale ed emotiva tipica delle aziende. In altre parole, quanto più prevederà la possibilità di sperimentare, in "ambiente protetto", le dinamiche che si determinano in gruppi di lavoro sottoposti a pressioni lavorative, valutazioni, tensioni, in modo tale da riflettere sul condizionamento che variabili soggettive o fattori esterni possono provocare nei propri comportamenti, incidendo tanto sulla prestazione lavorativa, quanto sul clima interno di un gruppo. Proprio per raggiungere questo scopo è importante che la simulazione sia costruita, controllata e condotta da un nucleo interdisciplinare e polivalente di specialisti e professionisti, in grado soprattutto di effettuare correttamente l'analisi delle esperienze fatte, di consentire la profonda conoscenza di se stessi in relazione al lavoro e di strutturare ulteriori percorsi di apprendimento personalizzato per ogni giovane coinvolto. Ma un altro requisito di successo, forse ancor più importante, è che le imprese (singolarmente o attraverso le associazioni di categoria) credano e promuovano questo tipo di esperienza ricercando nelle scuole e nei centri professionali i propri partner, al pari di quello che può avvenire sul mercato in relazione a tutte le attività che non rientrano nelle proprie competenze chiave.

Simulazione d'impresa: le note dolenti

Purtroppo senza un cambiamento delle regole del lavoro le potenzialità della simulazione d’Impresa non possono essere sfruttate appieno, dal momento che le rivoluzioni del mercato non permettono di avere dei costi fissi, in particolar modo per le imprese di piccole dimensioni.

Poi ci sono alcune criticità legate alle difficoltà finanziarie: il budget molto ridotto che sarebbe utile potenziare e gli aspetti burocratici legati ai rendiconti con Europa e Regione.

Infine dobbiamo considerare l'approccio dei giovani, che si aspettano la classica lezione cattedratica, vivono cioè ancora la scolarità e quando entrano nei meccanismi e nelle regole del gioco è tardi.

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Stefano Verza

Stefano Verza

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