bollino ceralaccato

Burocrazia in rete

Dobbiamo spostare la nostra attenzione dalla topologia ai meccanismi che regolano l'evoluzione della rete dirigenziale quale struttura portante dell'organizzazione burocratica.

E' stato osservato che la burocrazia può vedersi come un frattale in cui viene favorita la ripetitività e la conservazione della memoria e dell'attuale struttura sociale, si crea di fatto una rete organizzativa e comunicativa formale che poggia su una serie di reti comunicative informali le quali sorreggono l'ordine o costituiscono premessa per il caos.

L'autoorganizzazione che si sovrappone sull'organizzazione crea un modello a invarianza di scala in cui emergono gli hub e i loro collegamenti, i due punti centrali sono la crescita della rete e il collegamento preferenziale a questi hub, ma con la crescita degli hub vi è un aumento dei collegamenti preferenziali con la conseguente necessità di una loro regolamentazione attraverso filtri, bacini di attrazione per una crescente complessità caotica, il risultato di questi collegamenti preferenziali è l'aumento di potere di coloro che sono già centrali alla struttura.

Se apparentemente dall'esterno vi è una struttura sull'orlo del caos, internamente vi sono principi organizzativi basati sul modello a invarianza di scala, interviene tuttavia la fitness quale ulteriore elemento di preferenzialità nella graduatoria degli hub. Sono quindi le connessioni di questi hub ad impedire la frantumazione della rete burocratica, rendendola stabile e contemporaneamente flessibile ai suoi interessi, oltre ad accorciare attraverso i propri collegamenti le distanze tra le componenti del sistema.

Tali funzioni proprie solo di alcuni dei nodi burocratici fanno sì che gli eventi riguardanti questi nodi fondamentali hanno pesanti conseguenze sulle azioni della rete provocando transizioni di fase con le inevitabili oscillazioni del punto critico, fino ad una nuova autoorganizzazione.

La semplificazione della complessità e la sua governabilità avviene mediante questi hub che risultano essere gli elementi focali per la diffusione delle idee e dei comportamenti, ma risultano anche essere estremamente vulnerabili per il collassamento a cascata della rete a seguito della devianza dagli obiettivi istituzionalmente prefissati, il fenomeno tuttavia si manifesterà in modo dirompente solo nel tempo.

E' la struttura della rete risultato delle azioni umane, che in pratica risulterà costituita da una serie di reti interconnesse ciascuna fornita di propri hub, che condiziona il funzionamento più che il codice normativo o regolamentare.

Risorse e informazione sono variabili centrali che devono tuttavia essere interpretate in funzione della topologia della rete, la quale nata da un codice cresce e si autoorganizza secondo una propria capacità computazionale dell'informazione, la quale è modificata dai vari hub secondo il percorso seguito si che nascono vari universi organizzativi i cui più affidabili sono coloro che mostrano regolarità strutturale e simmetria.

 

Bibliografia

  • M. S. Granovetter, La forza dei legami deboli e altri saggi, Liguori, 1998,
  • A. L. Barabesi, Link, Einaudi, 2004.
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Sergio Sabetta

Sergio Sabetta

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