[per una CONSULENZA ONLINE da parte dell'autore: LINK ]
Ma cos’è questa crisi?
L’attuale crisi è dettata dall’accresciuta complessità del sistema finanziario globale e dalla persistente debolezza della struttura imprenditoriale italiana: eccessiva prevalenza di Piccole Medie Imprese (PMI) con difficoltà a investire in ricerca, a sfruttare elevate competenze manageriali temporanee (‘chirurgiche’) e a creare solide relazioni di ‘Co-opetition’ (Cooperation and Competition) con altre PMI.
Domina in Italia un ‘capitalismo familistico’ dove predomina il ‘controllo’ sullo sviluppo manageriale delle risorse umane e sullo sviluppo tecnico-scientifico.
In tale contesto sta arrivando le due, molto interconnesse, ‘ondate’ di:
- svalutazione immobiliare, come già accaduto negli anni ’80 nei mercati già maturi di USA, UK e Francia (crollo dal 30 al 50% in 8-10 mesi!!). La conseguenza è la svalutazione anche delle proprietà immobiliari date in garanzia alle banche per investimenti, necessità di liquidità, ecc.
- prosciugamento della liquidità. Alla data di quest'articolo (giugno 2008), le banche s’imprestano danaro tra loro stessi a tassi crescenti proprio a misurare il grado di reciproca ‘sfiducia’! Il dictat interno delle banche è di “fare cassa!” ritirando o chiudendo fidi, prestiti, mutui al primo accenno di ‘scricchiolio’. [NB: dopo i massimi del 5,40% nell'agosto del 2008, i tassi interbancari sono crollati insieme ai tassi di sconto BCE arrivati all'1% nel maggio 2009 - nonostante tutto ciò, le banche ancora non si fidano a prestare danaro neanche tra loro....! NdA].
Le PMI non hanno riserve e garanzie sufficienti a reggere l’urto di tali ‘ondate’ per le quali soffrono anche ‘transatlantici’ di ben più significativa stazza (vedi, tra le tante, la crisi UBS!).
Per approfondire tali temi e per ulteriori informazioni: redazione@complexlab.it