bollino ceralaccato

Più produttività aziendale attraverso il benessere psicofisico

Il mondo del lavoro e la vita in generale stanno diventando sempre più veloci, più incerti, e più sottoposti a forte pressione, con il risultato che la nostra abilità di affrontare questi cambiamenti non riesce a tenere sempre il passo. Quali azioni e strumenti occorre allora mettere in atto per garantire una buona produttività aziendale e personale, mantenendo al contempo un equilibrio individuale sostenibile? La risposta sta nella presa di consapevolezza di sé, come persone e come imprese (ovvero consapevolezza aziendale), anche attraverso il supporto di strumenti diagnostici, come il Wellness Management System.

Happiness for Business

Metodi e strumenti per potenziare il benessere psicofisico e migliorare la produttività aziendale, con l’obiettivo di un’aumentata consapevolezza aziendale

benessere psicofisico

Il mondo del lavoro e la vita in generale stanno diventando sempre più veloci, più incerti, e più sottoposti a forte pressione, con il risultato che la nostra abilità di affrontare questi cambiamenti non riesce a tenere sempre il passo. Quali azioni e strumenti occorre allora mettere in atto per garantire una buona produttività personale e migliorare la produttività aziendale, mantenendo al contempo un equilibrio individuale sostenibile? La risposta sta nella presa di consapevolezza di sé, come persone e come imprese (ovvero consapevolezza aziendale), anche attraverso il supporto di strumenti diagnostici, come il Wellness Management System, in grado di fornire  consigli  e guidarci nell’attivazione delle giuste leve.

Gli ideatori del progetto “Happiness for Business” - di cui faccio parte insieme ai colleghi Nicola Antonucci e Walter Gioia – ben lo dimostrano secondo la propria visione ed esperienza. Siamo tutti concordi nel sostenere che il miglioramento della produttività aziendale – ossia capacità cioè di raggiungere risultati qualitativi e quantitativi sempre migliori – è frutto sia del contributo di ogni singola persona, indipendentemente da ruolo e responsabilità, sia del lavoro di team. Per far sì che questo si traduca in realtà è necessario prendersi cura delle persone che lavorano in azienda.  

In Italia il numero di imprese che investe sulle proprie risorse umane è ancora troppo limitato: le grandi organizzazioni sono attive già da tempo, ma le piccole e medie imprese tendono ancora ad assegnare attività ai propri dipendenti piuttosto che a responsabilizzarli nel raggiungimento degli obiettivi aziendali e di una maggiore consapevolezza aziendale; sono più attente a controllare che le persone siano presenti in ufficio piuttosto che a porsi all’ascolto e osservazione delle esigenze di chi lavora. Peccato che questo significhi perdere delle opportunità di crescita aziendale! Studi effettuati a livello europeo dalla Work Foundation di Lancaster stimano che in una qualsiasi giornata, il 25% degli impiegati inglesi ha una produttività aziendale inferiore rispetto all’ottimale a causa di tensioni fisiche o mentali, di un equilibrio psicofisico che è instabile. Chissà come ci posizioneremmo noi in Italia! La buona notizia sta al contempo nel fatto che il wellness, cioè il benessere delle persone, è la più grande area non sfruttata per il potenziamento delle performance, ed esistono metodologie che consentono di intervenire in questa direzione.  

Ma cosa intendiamo per benessere delle persone?

Tra le definizioni che sono state date nel tempo a livello internazionale ricordiamo: quella di Harbert Dunn  negli anni ’50, che sviluppa il concetto di “high-level wellness”; quella di Don Ardell negli anni ’70, secondo cui “wellness is a mindset”; quella più recente della Queensland University, “The conscious choices and responsible actions one makes to balance many integrated dimensions of one’s existence …”, e citiamo per ultima quella che preferiamo: il benessere è uno stato di salute e di star-bene in tutti gli aspetti della propria vita: fisico, mentale, sociale, spirituale, lavorativo e ambientale.  La definizione è chiara, mentre il raggiungimento di questo stato è per certo più impegnativo, considerando che tutti lavoriamo e che le pressioni quotidiane sui risultati sono crescenti. Ci viene però in aiuto la metodologia cui abbiamo accennato prima, il 3D Wellness Management System di WellKom International, il Sistema di Valutazione del Benessere, che apporta una chiave di lettura innovativa, evidenziando che il benessere è il frutto dell’integrazione di  tre discipline in relazione tra loro:

  • Health Management, la gestione della salute, per essere Well People, persone in buon salute;
  • HR Management, la gestione delle Risorse Umane, affinché siano Well Managed, ben gestite;
  • Well Organization, un’organizzazione sana, in grado di raggiungere elevate performance.

Più sinteticamente, parliamo di un nuovo paradigma, “Well People + Well Managed = a Well Organisation” che può essere così sintetizzato: se le persone sono in forma, si vedono, si sentono e stanno bene al lavoro e fuori dal lavoro, possono raggiungere migliori performance con una maggiore soddisfazione di vita; se sono ben gestite, le performance sono elevate ogni giorno e  questo crea un’organizzazione sana, in grado di generare fiducia, efficacia, efficienza. Sulla scia degli studi e dei testi di Nicola Antonucci sulla complessità e la sua presenza e ruolo nella vita quotidiana, possiamo persino parlare di Felicità Sostenibile anche nei luoghi di lavoro, alla quale, credo, molti di noi aspirano. Di questo modello, è interessante rilevare che, diversamente da approcci più tradizionali al benessere e al welfare, introduce il principio fondamentale del bilanciamento delle responsabilità tra Azienda-Dipendente come punto di partenza per lo sviluppo dell’impresa. In altre parole, se tutti, all’intermo dell’impresa, si assumono la responsabilità del benessere - l’organizzazione come il singolo dipendente - i risultati individuali, di team e aziendali, possono raggiungere livelli nettamente superiori rispetto al presente.

Il processo e gli strumenti del 3D Wellness Management System

 

 Qual è il processo da attivare, e quali gli strumenti che consentono di avviare la spirale virtuosa del benessere e  della consapevolezza aziendale a tutti i livelli? Il Sistema è strutturato in una serie di strumenti che consentono,  in tre tappe, di creare un’immagine chiara dello stato di benessere aziendale.

  • La prima tappa, è la presa di consapevolezza di sé in termini di comportamenti salutari, possibile grazie alla compilazione delProfilo Personale del Benessere (PBP), questionario ad hoc individuale che, anonimo per l’azienda, fornisce un’autovalutazione dettagliata del proprio benessere, basato sull’esplorazione di una serie di dimensioni quali: il proprio stile di vita, la reazione alle pressioni, il proprio atteggiamento verso l’attività fisica, il benessere mentale, la gestione dello stress e altro ancora. Il report che ne deriva permette di leggere se stessi nelle proprie abitudini al benessere, ma anche di apprendere quali sono le Attività del Benessere personali consigliate, da sviluppare, per accrescere il proprio benessere psicofisico.
  • La seconda tappa, è rappresentata dalla visione di team, Team Report, che rende possibile una lettura aziendale del benessere, sempre in forma anonima, per segmenti specifici di dipendenti – es.: per dipartimenti, per dislocazione geografica, per ruoli, per genere, ecc.
  • La terza tappa, è data dall’Organizational Report che consente la presa di consapevolezza aziendale, fornendo la visione globale, aziendale, del benessere, identificando le aree prioritarie su cui lavorare per accrescere lo stato di benessere con azioni concrete e misurare le performance a distanza di tempo.

produttività aziendale, wellness management.jpgIn sintesi, tre livelli di intervento che fanno del 3D Wellness Management System una leva strategica e operativa per stimolare le persone, individualmente, a gestire proattivamente la propria salute e il proprio benessere sul lavoro e nella vita privata, e l’azienda ad assumersi la responsabilità di contribuire al miglioramento del benessere aziendale attraverso interventi e servizi concreti, avvalendosi di esperti in materia: psicologi, counsellor, nutrizionisti, fisioterapisti per apprendere, secondo l’esigenza, a gestire lo stress, migliorare la propria alimentazione,  modificare i propri atteggiamenti verso l’attività fisica, ecc.

Quanto vi ho raccontato fin qui è comunque solo il punto di partenza, il nucleo centrale, di un processo che può portare alla crescita della produttività aziendale e che gradualmente deve allargarsi formando, in senso figurato, una serie di cerchi concentrici, se si vogliono raggiungere risultati duraturi nel tempo. Il focus su comportamenti e valori dell’individuo e dei team è infatti il secondo punto di attenzione, e anche qui le metodologie innovative ci vengono in aiuto per potenziare le performance delle persone. Perché, qualsiasi siano le conoscenze e capacità che un individuo ha, quel che fa la differenza sono i comportamenti delle persone e la modalità con cui ci si relaziona: a questo scopo, è stato anche creato il Modello di Relazioni Sostenibili d’Impresa di Walter Gioia.  Essere consapevoli dei propri punti forti e delle aree di miglioramento, dei comportamenti, valori e motivazioni che sottendono la propria vita è fondamentale per accrescere la propria autostima, lavorare meglio in team, continuare a crescere come persone e professionisti, migliorare il clima aziendale, e accrescere il ROI aziendale. Ovviamente anche l’azienda, l’imprenditore, il top management devono fare la propria parte, uno sforzo nella direzione della consapevolezza di sé, come impresa. Questo significa avere la volontà – oltre che la capacità - di fare il proprio punto nave, di fare un check degli strumenti a propria disposizione, di capire dove si è, e soprattutto dove si vuole andare, con le risorse che lavorano in azienda. Spesso navighiamo su siti aziendali in cui mission, vision e valori sono tali solo sulla rete, o dichiarati sulla carta, ma in realtà non si traducono in comportamenti agiti nel quotidiano, condivisi da tutte le risorse che vi lavorano.

Quali allora le soluzioni possibili considerando i tempi, le dimensioni aziendali, il contesto attuale?

Credo che la risposta stia nella sostenibilità applicata, intendendo non la teorizzazione del concetto, che resta ovviamente valido, ma la necessità di avviare un piano di gestione del proprio cambiamento aziendale sostenibile, fattibile, coerente con la propria identità, maturità, specificità, mezzi disponibili, cultura aziendale in una prospettiva di breve, medio, lungo periodo per raggiungere quei risultati attesi.

In sintesi, il paradigma “Well People + Well Managed = a Well Organization” è per certo vincente!  

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