bollino ceralaccato

Il diritto e la soglia di Planck

Come nella fisica anche nel diritto vi è una soglia che divide due mondi autonomi, sebbene collegati nella trasformazione.

 

"Possiamo vivere solo perchè questo deve avere un termine" 
(Jacques Lacan)

In fisica la lunghezza di Planck segna la soglia sotto la quale lo spazio-tempo perde la sua continità e pertanto non si possono più aplicare le leggi della fisica e della relatività classica, effetti quantistici sconosciuti vengono a modificare in termini granulari, come nel caso della  materia e dell' energia, il tessuto dello spazio-tempo.

Anche in termini cosmologici si crea un bordo temporale, una soglia degli eventi in cui vi è una interruzione delle linee dell'universo, l'inizio del tempo.

Lo stesso può dirsi nel mondo giuridico, in cui vi è un evento creativo da cui parte l'analisi e si compone e interagisce nel tempo e nello spazio la norma, quello che precede risulta impreciso sebbene raccolto in atti e relazioni, ma sono le centinaia di contatti personali che ne sono all'origine che vengono tuttavia a perdersi. Si crea la finzione del Legislatore il quale per suo esclusivo atto di volotà crea, il fiat lux della Genesi .

La nascita è travagliata, ma non è altro che la rinormalizzazione, altrimenti inaccettabile, del mondo complesso da cui è nata la norma.

Si risolve il problema rifiutando semplicemete di pensarci e concentrando l'attenzione sugli sviluppi successivi, mascherando ciò che è dietro l'orizzonte degli eventi.

Nella realtà è il valore infinito per il nostro essere precedente all'evento quello che giustifica il presente e ne costituisce le premesse per l'evolversi della norma.

Gli infiniti da cui può nascere la norma è riflesso nell'infinito evolversi successivo, della complessità applicativa che può trasformarsi nella caoticità per la mancanza o l' insufficienza  dei catalizzatori semplificativi, l'infinito precedente imposta la norma che una volta nata avrà proprie leggi evolutive autonome dalla precedente fase.

Bibliografia

  • B. Bozano, I paradossi dell'infinito, Boringhieri 2003
  • M. Rees, Prima dell'inizio, Cortina 1998
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Sergio Sabetta

Sergio Sabetta

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