bollino ceralaccato

Computazione ed entropia del sistema normativo

Se qualsiasi sistema è in grado di registrare ed elaborare informazioni anche un sistema giuridico nel preciso momento, quale programma, venga inserito nella struttura vivente di un sistema sociale elabora informazioni, la quantità di connessioni ne aumenta le difficoltà di calcolare e quindi prevedere gli eventi futuri.

 

I cambi di paradigma sono molto utili, perchè ci permettono di vedere il mondo
S. Lloyd

Se qualsiasi sistema è in grado di registrare ed elaborare informazioni anche un sistema giuridico nel preciso momento, quale programma, venga inserito nella struttura vivente di un sistema sociale elabora informazioni, la quantità di connessioni ne aumenta le difficoltà di calcolare e quindi prevedere gli eventi futuri.

Finora si è sempre pensato alle norme scritte e a stabilire collegamenti tra esse, in realtà il vuoto tra le norme parla, permette di definire le informazioni, ossia i collegamenti.

I flussi economici determinano una inseminazione dei sistemi giuridici ma l'evoluzione avviene anche attraverso il quando e il dove vengono attivate  le informazioni giuridiche contenute nelle norme, l'espressione della norma è un complesso mosaico di luoghi di espressioni molteplici e a controllo indipendente, risponde ad una logica modulare. Ogni specializzazione modifica le connessioni sinaptiche come risultato dell'esperienza, si ha pertanto una specializzazione cerebrale (Kandel).

Nasce il problema dell'interpretazione dell'informazione, dobbiamo considerare l'ambiguità del linguaggio naturale e la non completa conoscenza dei meccanismo mentali di elaborazione, questa è una delle differenze con il linguaggio di programmazione per cui l'ambiguità è un baco del sistema e non un mezzo espressivo come per il linguaggio naturale, definito dal contesto.

L'informazione presuppone una risposta magari implicita, sono pertanto i risultati delle nostre domande nate dalle osservazioni a costituire i puntelli della realtà, una serie di scatti con cui si costruiscono gli eventi, me l'informazione è anche misurazione e questa ultima è l'elemento comune tra più osservatori.

Che cosa è dunque l'informazione se non l'elemento costitutivo della realtà (Zellinger), ciò che precede il reale, ma l'informazione elemento o bit può anche definirsi come una semplice alternativa tra due estremi, una risposta secca tra due alternative, la complessità viene successivamente quale evoluzione dell'informazione, sua elaborazione.

Se ad ogni domanda può esservi una sola risposta e quindi una sola misurazione, domande complementari che si escludono comportano risposte e misurazioni che si elidono, si che la causalità non è altro che il risultato della limitatezza delle informazioni.

Si può quindi affermare che la complessità non è che il risultato dell'entropia dell'informazione, ossia la caoticità dell'informazione in altre parole l'insufficiente ordine dell'informazione per cui occorrono risorse energetiche ed una precisa direzione per la sua riorganizzazione.

Un buon programma normativo deve essere simmetrico (ordinato) all'origine, esso da omogeneo diventerà caotico con il trascorrere del tempo con una decorrenza che potrà essere rallentata, contrastata, ma non eliminata, interverrà perciò la necessità di una ricodificazione quale riprogrammazione.

La velocità di entropizzazione può essere rallentata ma non bloccata, gli stati di alta entropia sono molto più numerosi e quindi possibili di quelli a bassa entropia, questo vale per qualsiasi tipologia di organizzazione dell'informazione, i possibili sistemi di rallentamento sono dati dall'immissione di risorse e conseguente riduzione entropica mediante aumento della capacità di elaborazione (calcolo), con una costante valutazione del costo delle risorse disponibili, ossia del trasferimento di entropia da un sistema all'altro o una minore caoticità del sistema su cui viene ad impattare il programma normativo. Si può dire sostanzialmente che i programmi normativi si svuotano per generare nuovi programmi.

Il mondo è una rappresentazione delle nostre affermazioni fondate su informazioni incomplete frutto dell'interagire degli individui, si che vi è l'impredicibilità del futuro la quale non è altro che una alta entropia, ossia uno dei possibili stati dei coerenti.

L'imprevedibilità di fatto dei singoli comportamenti umani, quale portato dell'autoreferenzialità e delle varianti della logica che sta alla base del nostro libero arbitrio, fa si che sorgano problemi di imprevedibilità nella computazione giuridica.

Vi è uno scambio fra regole (programma giuridico) ed energia (risorse), ma l'informazione si degrada in entropia e come tale è invisibile e perciò inutilizzabile.

In accordo con le teorie quantistiche il processo produttivo (energia) cresce molto più rapidamente dell'informazione regolamentativa, esso ha tuttavia bisogno di una energia ordinata (libera) atta alla trasformazione per la sua crescita. Il processo produttivo è di per se stesso un creatore di ordine, un elaboratore di informazione che ricodifica, ma in ogni sistema vi è una piccola discrepanza che può essere ampliata nel tempo con effetti caotici.

Come possiamo riprodurre l'evento giuridico? Noi non vediamo l'evento giuridico, anzi qualsiasi evento, se non ne siamo coscienti, lo vediamo solo se ne diventiamo parte, attratti da esso ed elaboriamo con esso, in altre parole siamo nello stesso tempo indistinguibili dall'evento giuridico diventando noi stessi fonte normativa.

Il caso gioca un ruolo fondamentale nella formazione dell'ordine, si che una codificazione breve molto probabilmente crea casualmente processi funzionanti per elaborazioni successive secondo propri programmi, una normativa complessa se non difficilmente coerente produrrà alla lunga spazzatura, ossia si blocca.

Possiamo quindi definire un sistema caotico come un'inserzione di informazione minima non coerente che via via ha infettato un sistema informativo coerente, creando entropia massima, l'informazione resta ma è inutilizzabile questa è tuttavia diffusa contemporaneamente in più parti, circostanza che può favorire la visibilità coerente, ossia il recupero dell'informazione. L'entropia del contenuto dell'informazione della singola norma è irreversibile una volta modificato il significato, in quanto la misurazione dell'informazione viene a modificare tutte le informazioni in contatto con il sistema.

L'applicazione della norma determina il suo collassamento e pertanto l'individuazione (decoerenza) dove prima vi era ubiquità, come per il sistema contabile in cui i principi contabili collassano (determinano) un universo di dati sui possibili universi, ma la stessa norma agendo su due punti diversi può dare interferenza con se stessa. Perchè vi è una variabilità della misurazione? Perchè questa avviene tra sistemi e ogni sistema  è di per se stesso influenzabile da fattori esterni.

Sulle possibli interpretazioni esistono per noi solo quelle che si è "in realtà" utilizzate scegliendo e perciò alterando l'evento, ciò che non si utilizza e non altera non esiste anche se potenzialmente esisterebbe ma non accade ( Il mondo è tutto che accade - Wittgenstein ), è l'applicazione giuridica che alterando il comportamento determina la sua misurazione. Ma tutto questo per colui (sistema) che misura, naturalmente il mondo immaginifico è più ampio e comprende anche ciò che potrebbe accadere dalla misurazione di altri sistemi (Zeilinger).

Se l'applicazione della norma crea informazione, ma anche decoerenza nell'universo normativo, non potendo modificare tutto il programma contemporaneamente, una sovrapposizione di norme acquista valenza sinfonica con una sovrapposizione di linee, di cui la misurazione determina il collassamento, decoerenza e riprogrammazione.

Ecco emergere i limiti degli attuali P. C. in cui il sistema si irrigidisce come banca dati in una serie successiva di calcoli non essendo in grado di calcolare tutti gli stati possibili, dobbiamo considerare che qualsiasi organizzazione calcola se stessa.

La velocità computazionale cresce nel tempo ed è controllata dall'energia massima disponibile, mentre la memoria dall'energia e dalle dimensioni del sistema, anche l'universo giuridico come un programma cresce e si espande, assorbendo risorse ed aumentando non solo la quantità ma anche la velocità dell'elaborazione (Lloyd).

In questo espandersi non è tanto importante dove si trova spazialmente la norma nel programma dell'universo giuridico, quanto i suoi collegamenti, dobbiamo considerare la struttura giuridica come una struttura causale, l'interpretazione della norma origina la struttura dell'organizzazione ma questa a sua volta dirige l'interpretazione, la realtà giuridica rientra nei termini di elaborazione dell'informazione come qualsiasi realtà. Ne risulta che per conseguire il risultato organizzativo desiderato vi sono vari percorsi, ossia varie possibili ricombinazioni di norme, tenendo comunque sempre presente che la lunghezza dell'informazione giuridica aumenta la probabilità di una sua decoerenza si che il ragionamento più breve è probabilsticamente esatto (rasoio di Occam), ossia che mostra regolarità, struttura e ordine.

Quante operazioni logiche abbiamo fatto per una interpretazione? Abbiamo una sequenza computazionale spaziale. Quanto spazio temporale è stato utilizzato? Essendo il tempo fornito di un determinato valore, abbiamo il costo di produzione dell'interpretazione, diversa dal costo degli effetti,

Nelle sequenze logiche vi è una lettura dei fatti componenti l'evento e una successiva valutazione rispetto ai parametri codificati, se la prima parte rientra in una valutazione propria della complessità umana la seconda presenta problemi di calcolo più semplici in cui le domande a cui rispondere con si o no  sono codificate.

La funzione umana tende a ridursi alla formulazione dei fatti, nella decisione sulla loro lettura, capacità di elaborare quantità di informazioni sempre maggiori, secondo la legge di Moore, ne riducono lo spazio alla codifica dell'evento. Viene a ridursi l'errore, quale probabile variazione rispetto ai canoni, in quanto l'uso dei sistemi di calcolo ne riducono la probabilitò, questo tuttavia con gli attuali sistemi computazionali, il fattore della variabilità favorito dall'errore che permette l'adattamento del sistema rientra in gioco con  lo sviluppo dei sistemi informatici e la possibilità attraverso futuri computer quantistici di elaborare in contemporanea vari stati possibili.

 

Bibliografia

 

  • S. B. Carroll, Infinite forme bellissime. La nuova scienza dell'evo - devo, Codice Edizioni, 2006;
  • A. Zeillenger, Il velo di Einstein, Einaudi, 2006;
  • S. Lloyd, Il programma dell'universo, Einaudi, 2006.
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Sergio Sabetta

Sergio Sabetta

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