bollino ceralaccato

L’Anti-Robin Hood : 6 mesi all’apocalissi immobiliare?

Come anticipato nei precedenti articoli, a partire dal febbraio 2006, sta maturando un'altra epocale 'trappola' per i risparmiatori a livello globale. Siamo prossimi alla 'resa dei conti'...?

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12 dicembre  2007

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare – Seneca.

Ci siamo lasciati il 23 maggio 2007 con la situazione descritta dall’articolo “La Clessidra dell’Anti-Robin Hood – II Puntata : Continua la cronaca di un boom (azionario) e di uno sboom (immobiliare) annunciati

Ebbene, aggiorniamo la situazione degli opinionisti INDIPENDENTI (i vari comunicati di Gabetti, Pirelli RE, Ricucci, Coppola… non c’interessano!)

* Money Managers di Morley: nel 2008 ancora pressione al ribasso sui prezzi case. Il materasso è il posto più sicuro dove mettere i soldi. Peccato che americani, inglesi, irlandesi, italiani in questi anni indaffarati nel corsa all'acquisto della casa non se siano accorti prima.

* www.consulenzaimmobiliare.org:  Mercato immobiliare in calo.

www.QuiCasa.it – Giovanni Pivetta: Chi gioca al ribasso degli immobili? (clicca qui per leggere il resto)

* Quanto ai risparmiatori… beh, basta leggere un qualsiasi blog su temi immobiliari per quantificare la sfiducia dei risparmiatori nelle agenzie immobiliari che, pur di avere l’esclusiva del mandato, garantiscono prezzi sempre più alti ai venditori per poi costringerli a successivi ribassi e attese lunghissime per trovare un compratore.

Il futuro…..? Non parlo qui di previsioni, anche se oggi sembrano tali, ma di comprensione degli ‘scenari’ fisici più plausibili in relazione alle ‘biforcazioni’ e ai relativi ‘scenari’ del sistema complesso finanziario in esame.  Scenari e biforcazioni comprensibili grazie soltanto allo studio del movimento delle masse monetarie (= ‘energia’), studiato dall’Analisi Fisica Azionaria (AFA) ®.

Ora, quali sono i plausibili prossimi scenari dopo le successive analisi contenute nell’articolo su citato, oltre ai tre precedenti:

I tassi hanno già fatto scricchiolare, come prevedibile dai primi articoli citati, la struttura dei mutui –  fin qui lo sapevano anche i bambini (purché non condizionati dai mass media e dai consulenti bancari…!).

La fiducia dei risparmiatori, fuggiti dalle Borse e dai Bot (nonché dalle ‘botte’ prese grazie ai consigli di varie banche e consulenti dipendenti…), incomincia anche a scemare anche nei confronti dell’amato mattone. Non rimarrebbe che mettere i soldi sotto il materasso… ma chi ci riesce psicologicamente?   Tutti sono alla ricerca di qualche investimento ai propri risparmi (quelli ancora non erosi dalla crisi…).

Innovativi strumenti finanziari per investire nel mattone senza comprare il mattone (e conseguente registrazione catastale, ICI, ecc…), sono assolutamente ignorati in Italia, quali i Brick Shares. Sono contratti a basso costo girabili a successivi investitori che permettono quindi di cavalcare meglio il mercato immobiliare puntando su specifici business cases con sottostante fondiario o immobiliare.

A questo punto i due possibili scenari sono:

Scenario 1: l’enorme numero di agenzie immobiliari presenti ormai in ogni paesino del mondo si accontenta delle minori provvigioni derivate da un mercato molto più lento con minori compravendite, e non scatta la competizione per accaparrarsi i pochi compratori forzando i venditori a ribassare ulteriormente i prezzi.  In questo scenario si assisterà al tradizionale fenomeno di stasi, ossia prezzi nominali stabili con prezzi reali in ribasso (depurati dall’inflazione in ribasso – come in Italia dal 1992 al 1998, dopo il calo del 1990-92).

Scenario 2:  l’investitore medio, che oggi esclude l’idea che un immobile di qualità possa perdere valore, scopre che il proprio vicino, per esigenze personali o sfiancato dalle agenzie immobiliari, ha venduto l’immobile con uno sconto del 10%.   In questo scenario, di fronte a un piccolo sconto altrui, scatta il timore che “allora, gli immobili possono scendere!”.  Chi ha l’esigenza di vendere il proprio alloggio, oppure vuole monetizzare un immobile acquisito a puro scopo d’investimento, affronterà la prospettiva di venderlo con analogo o superiore sconto, temendo che possa essere il mercato a imporglielo tra poco.   Scatta allora la classica escalation ribassista da mercato ormai maturo com’è quello immobiliare (dopo la fase epocale di acquisizione della prima casa, e di successivi investimenti speculativi in box auto, case mare/montagna, ecc…).

Quanto tempo per il disvelarsi dello Scenario 2…?  Impossibile prevederlo, ma a titolo personale non mi sorprenderei che fossimo già… sull’Orlo del Caos, nel qual caso il nuovo anno porterà al dis-velamento (apokalupsis , dal greco), ossia l’apocalissi della vera realtà e valore degli immobili!

Tutto ciò per il semplice motivo che il mercato immobiliare, per la prima volta nella storia, è diventato… mobile, sempre più negoziabile e  ‘liquido’. La ‘liquefazione’ del mattone genererà un mercato sempre più ‘commodity’ anche per gli immobili.

Un tale mercato avrà sempre più bisogno di strumenti finanziari innovativi per trattare, negoziare, gestire ‘il mattone’ non più destinato all’immobilizzo esistenziale, ma all’investimento finanziario. Gli stessi strumenti finanziari serviranno a gestire e coprire i rischi tipici dei mercato mobiliari.

I sistemi complessi non sono prevedibili, al di là degli specifici e limitati ‘intervalli di prevedibilità’ delimitati dalle biforcazioni e/o dagli attrattori caotici. Gli scenari sopra decritti sono quindi un aggiornamento dell’evoluzione delle manovre dell’Anti-Robin Hood che, coniugando bene manovre sui tassi, sull’economia, sulle politiche fiscali, eccetera, deruberà ancora una volta milioni e milioni di risparmiatori.

Ma non noi!

Ad majora!

Nicola Antonucci,     nicola.antonucci@libero.it

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Nicola Antonucci

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