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“Ho guadagnato decine di migliaia di Euro in pochi giorni investendo poche centinaia di Euro!”, “Ho perso il lavoro, ma ho trovato quello vero: il trading online!” e così via le pubblicità cercano di sedurre il nuovo mercato in “crescita” dei disoccupati, “sottoccupati”, “precari”, “lavoratori part-time”…
La seduzione del guadagno facile, in totale autonomia e libertà di tempi e spazi grazie alle tecnologie internet, trova un suo reale fondamento nella natura caotica, e non casuale quindi, degli andamenti finanziari. Ciò permette di “cavalcare” un fenomeno fisico dotato di inerzie, segnali deboli e intervalli (minimi talvolta…) di prevedibilità così come ne sono capaci i surfisti con le onde, i velisti con i venti e i cowboys coi tori.
Ma… “There's no such thing as a free lunch"” (“un pasto gratuito non esiste” - monito popolare americano per invitarci sempre a scoprire il “prezzo da pagare” per qualsiasi risultato).
Nel caso del trading il “prezzo da pagare” è psico-fisico ed esistenziale.
Eh sì, caro aspirante trader:
a) il trading è la “Formula 1” delle attività psico-fisiche, richiedendo doti che si possono acquisire soltanto con un serio “ricablaggio” neurale ed ormonale dopo prolungati esercizi e studi, e non semplicemente da un ossessivo click sui comandi “buy” o “sell”!
b) il trading, qualora praticato senza gli esercizi e gli studi appropriati, e senza una consapevolezza scientifica sia dei fenomeni finanziari sia soprattutto di se stessi, comporta rilevanti oneri esistenziali in termini di tempo, di stress, di alienazione, di ansie notturne…
Il Principio-Primo della Finanza Scientifica ci rammenta, infatti, che “è assolutamente inutile, se non dannoso, voler comprendere la Finanza senza prima comprendere scientificamente se stessi.”
Tu che aspiri al nuovo mestiere del trader perché hai tempo sufficiente - per tua spontanea volontà o per “spintanei” casi della vita… - fai bene a concepire questa moderna ed evoluta attività professionale purché…
a) non pensi di essere affrancato dalla necessità di studiare… Anzi – come scrivo nel mio libro in calce – l’imperativo categorico del Trader Scientifico ( o ComplexTrader) è “studiare-studiare-studiare!”;
b) tu esca dal “pensiero-unico” dell’analisi tecnica che raccoglie enormi “greggi” di traders che si rendono quindi facilmente pilotabili e… proni a feroci “tosature”;
c) tu accetti l’importanza di alcune discipline scientifiche essenziali per cavalcare i fenomeni caotici: la teoria della complessità, la teoria dei giochi, le scienze cognitive.
Quali libri hai letto PRIMA di iniziare il trading?
Sei solo al corrente dell’analisi tecnica oppure conosci già qualche elemento di analisi fisica?
Queste e altre domande sono determinanti per intraprendere la “Via e la Vita del ComplexTrader” (come s’insegna nel mio libro in calce) e, proprio per supportare e aiutare chi seriamente vuole intraprendere tale complessa professione in modo scientifico, ho definito con la Redazione di Soldionline un sondaggio i cui risultati saranno preziosi per meglio comprendere il fenomeno in corso di sempre più lavoratori che, perso o ridotto il lavoro “tradizionale”, osano avventurarsi in un lavoro così affascinante.
Per chi fosse interessato ad approfondire “La Via e la Vita del ComplexTrader” per diventare un professionista del trading (la “Formula 1” delle attività psico-fisiche…!), rinnovo l’invito alla lettura del mio libro "Dalle balle alle bolle: la Finanza sull'orlo del Caos – Come cavalcare l’imprevedibilità dei mercati finanziari", edito da Hudsucker (per informazioni e acquisti online: www.hudsucker.it/dalle-balle-alle-bolle )
Ad maiora!
Il BLOG di Nicola Antonucci per aiutare Risparmiatori, Investitori e Traders a scegliere consapevolmente e... a non farsi fregare.