bollino ceralaccato

Marchionne: tu vuò fa l’americano… con la FIAT!

Ma perché tanti si accaniscono contro Marchionne che fa ciò che deve fare poiché “Vuolsi così colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare”…?!

Perché Obama ha praticamente regalato a FIAT la Chrysler – che non aveva alcun altro reale contendente…?

E perché FIAT l’ha accettata, malgrado la pessima situazione finanziaria che l’aveva relegata a “rospo” del mercato automobilistico? Forse pensando che con un bacio si trasformasse in….

Proprio così!

Marchionne, di formazione americana (canadese di Toronto per essere precisi… ma non fa alcuna differenza) era l’uomo giusto per Obama che, cercando si salvare la Chrysler che nessuno voleva, aveva trovato la persona giusta e l’azienda giusta per l’uncio valore che Obama era in grado di offrire: non certamente dollari, né bonds (per carità!) bensì l’apertura la mercato americano!

Eh sì, perché non tutti sanno che la FIAT era stata umiliata dal mercato USA dal quale era dovuta uscire con l’acronimo FIAT tradotto in Fix It Again Tony (aggiustala di nuovo, Tony) !

Con tale pessima reputazione guadagnata sul campo dell’enorme mercato americano, la FIAT s’è castrata ogni speranza di rientrare seriamente negli USA per le prossime 3 generazioni.

Invece, accollandosi la disastrata Chrysler e garantendo il comando a un manager di cittadinanza canadese (ossia “quasi-americano”), cresciuto dall’età di 14 anni in un contesto culturale americano, formatosi nelle università americane e perfezionatosi professionalmente in Canada/USA, allora la FIAT è potuta rientrare dalla porta principale in un mercato dal quale era stato defenestrato decenni fa.

Ma Obama non s’è accontentato….

Ha chiesto anche “l’anima” della FIAT – che del resto, quando il patto è stato proposto, versava in condizioni pessime con le proprie obbligazioni accettate dagli istituzionali solo con rendimenti superiori al 15% (mentre al popolino le rifilava con rendimenti del 5%... vedi mio post del maggio 2009:http://www.soldionline.it/blog/antonucci/fiat-dov-e-il-trucco ).

L’anima della FIAT doveva diventare americana!

E allora, cosa volete che faccia il buon Marchionne, se non disprezzare i contratti del lavoro italiani e puntare la barra diritto diritto su una sistema cultural-economico-sociale americano che lui sa bene non potrà mai essere emulato dagli italiani?

Sempre più i consigli di amministrazioni si terranno a Detroit e sempre meno in Italia, poiché la FIAT è ormai “una realtà globale”….!

Ragazzi, la FIAT è un’araba fenice rinata dalle proprie ceneri: già quasi seppellita ha dovuto vendere la sua “anima italiana” e iniziare – molto italianamente, alla “Alberto Sordi”… - a “fa’ l’americano”.

Smettiamola di tormentare l’americano Marchionne e… scurdammoce ‘o passato, ossia la FIAT come “Fabbrica Italiana Automobilistica di Torino”…. SIGH!

copertina dalle balle alle bolle 1

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Nicola Antonucci

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