bollino ceralaccato

La deflazione morbida, ossia lo schianto pilotato

Dall’economia reale, alla finanza, agli immobili. Ora la massa di liquidità globale è pronta a tornare dalla finanza immobiliare all’economia reale. Con dolori per molti e benefici per alcuni

Il precedente articolo “L’Anti-Robin Hood: dalle Crisi immobiliari e dei Credit Default Swaps alle Opportunità  dei Brick Shares” (1) apriva l’analisi dei prossimi ‘scenari complessi’ finanziari scaturiti dalla ‘biforcazione’ preannunciata all’inizio del 2006 e segnalata nell’articolo  “Apocalisse immobiliare: ci siamo! (2).

Quali scenari possiamo cercare di immaginare prima e meglio di altri – per sfruttarli?!

Beh – scusa la ripetizione, ma per aprirsi a tale esercizio occorre armarsi sia del citato  monito di Pessoa, sia di quella forza d’animo che nasce solo dal nietzscheano “pessimismo della forza”, ossia la capacità di affrontare anche le situazioni pessime in virtù di una forza vitale ben conosciuta dagli antichi Greci dell’epoca delle tragedie.

Pronto..? Bene - partiamo!

Confidando che le informazioni del precedente articolo siano ben digerite e ‘incorporate’, sui fronti:
  1. Immobiliare: con i crolli anticipatori dei titoli immobiliari italiani negli ultimi 12 mesi, e con il più recente crollo della domanda di alloggi e il boom di;
  2. Industriale : con la  ‘duplice spirale creditizia’ nella quale le PMI italiane hanno iniziato ad ‘auto-stangolarsi’ negli ultimi 5 anni;
  3. Finanziaria: con la prossima ‘sorpresa-annunciata’ (sic!) della crisi dei Credit Default Swaps (CDS).
Allora, ti pongo una domanda: a cosa mira la crescita (che continuerà…) dei tassi di sconto della BCE in una situazione di dichiarato rallentamento dell’economia europea? 

Con la ‘palla’ della stagflazione – un ‘ircocervo’ economico… ! – si vende alla massa l’idea che l’economia non cresce (e qui siamo tutti d’accordo) insieme all’idea che l’inflazione invece cresca. Ma… quale inflazione?   Poiché cambia molto se l’inflazione è ‘da domanda’, se è ‘importata’, se è ‘speculativa’ (riducendo o strozzando l’offerta…), ecc….

Insomma, sappiamo bene che non è certo un’inflazione ‘da domanda’ perché la domanda (di alimenti, di vestiario, di auto, di case, di vacanze, di tutto…) è crollata da un bel pezzo!
Allora, è ‘importata’ o da ‘speculazione’?

Entrambi – forse!  Comunque… un’inflazione voluta – per giustificare le prossime manovre della BCE.
L’Anti-Robin Hood, dopo aver cavalcato l’unico business mondiale possibile dopo la Bolla Internet del 2000 e l’attacco alle Torri Gemelle del 2001, ossia il business immobiliare, ha da tempo pianificato la way-out da tale settore, lasciando il famigerato ‘cerino’ nelle mani di milioni di famiglie nel mondo, e sta approntano liquidità per rientrare nell’economia reale.

Ma… come?

Partiamo sempre dagli immobili che sono diventati il perno dell’economia mondiale, essendo ormai un bene sempre più ‘mobile’, quasi ‘liquido’…!
In realtà, gli immobili hanno finora svolto principalmente la funzione di immane e globale ‘spugna’ capace di assorbire masse di liquidità incredibili, come mai era avvenuto in passato, e soprattutto da molti più risparmiatori!

Ora, questa liquidità dev’essere nuovamente rilasciata al mercato, alle imprese e… nelle tasche degli Anti-Robin Hood – altrimenti, che ci stanno a fare?!?!
Capiamo ora come avverrà questa ‘liquefazione del mattone’ , osservando i seguenti interessantissimi grafici del mercato immobiliare italiano dagli anni ’70 al 2007 – che rappresentano molto bene anche la situazione europea.
  1. Grafico a ‘Nido d’Ape’ : a fronte dell’andamento teorico (3) della relazione tra prezzi reali e volumi delle compravendite, l’andamento reale (4) è molto inquietante, con spirali che evidenziano il ribasso del 25% degli anni 93-96, ormai rimossa dalla memoria italica, e preannunciando un ribasso dei volumi di compravendite e dei prezzi, di scala ben superiore a quello degli anni ’90…!
  2. Indice dei prezzi reali (5): esso mostra, dalla fine degli anni ’60 al 2007 una oscillazione sempre più ampia (maggiore volatilità) all’interno di un canale divergente (quindi, più instabile…). Ora, i prezzi hanno raggiunto il limite superiore, e….  vedremo!
  3. Indice Replat, visto sopra: esso mostra (dati di Agosto 2008) una domanda di alloggi che continua a franare (-11%) e un’offerta che invece continua a crescere (+13%), ossia una ‘forbice’ non sostenibile.
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Nicola Antonucci

Nicola Antonucci

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