bollino ceralaccato

Dubai: cronaca di un crollo immobiliare annunciato

Da molto tempo condivido su vari siti alcuni possibili Scenari Complessi Immobiliari ( in particolare nella pagina dell’Agorà Borsa Immobiliare della CCIAA

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Da molto tempo condivido su vari siti alcuni possibili Scenari Complessi Immobiliari ( in particolare nella pagina dell’Agorà Borsa Immobiliare della CCIAA:

http://www.borsaimmobiliare.net/index.phtml?Id_VMenu=267 ).

La notizia quindi della crisi da 60 miliardi di $ del fondo Dubai World non ci sorprende, sapendo ciò che è sfuggito a tanti lettori di giornali, ossia che l’Agenzia governativa americana Fannie Mae, erogatrice di mutui “certificati” (“agency”) e già salvata dal crack 1 anno fa, oggi chiede di essere aiutata con altri…. 60 miliardi di $ !

60 miliardi di $ è inoltre l’ammontare richiesto dal colosso assicurativo americano AIG… ben 3 volte però – per un totale di 180 miliardi di $ appena sufficienti a salvarla dal “bubbone” dei CDS ( Credit Default Swaps ) che hanno intossicato il mondo finanziario e assicurativo con un volume di titoli pari al Pil mondiale (54 trillion $)!

Insomma, si sta gonfiando lo tsunami immobiliare (quello vero dopo la “prova generale” della crisi subprime) sia a oriente (Dubai) sia a occidente (USA, come illustrato dal grafico qui di seguito già citato in questo post, che mostra l’ondata in arrivo di mutui rischiosi americani in scadenza e con insolvenze ormai arrivate al 9,7% e pignoramenti al 4,7% - livelli record dal 1972!).

In mezzo c’è l’Europa, e… in mezzo all’Europa c’è l’Italia, con la sua flessibile ma comunque debole struttura di Piccole-Medie Imprese ( PMI ) fortemente in crisi e i cui crediti bancari sono garantiti da… immobili (ancora!).

Quale il destino delle Imprese e degli Immobili italiani….?

Anche qui, ripeto un interessante grafico della Aberdeen Research, che mostra i ribassi immobiliari residenziali già avvenuti (valori inferiori in parentesi) e ribassi attesi (valori superiori) da qui al 2011 in una ventina di nazioni.

Insomma, questo nuovo tsunami innescato dall’overdose immobiliare mondiale sta per avventarsi sull’Italia da un doppio fronte che crea forte incertezza (sono tornati a salire sia i CDS che assicurano i Bond da insolvenza, sia quella “barbara reliquia” dell’oro – quali peggiori segnali di paura?!).

Per concludere, il mercato italiano è in catatonia da oltre 18 mesi, ma con prezzi in tenuta e pronti però, per pure “leggi fisiche”, a crollare tanto più rapidamente quanto più perdura questo stallo del mercato (“effetto terremoto”).

Come nelle analisi dell’Agorà di Borsa Immobiliare citate sopra, anche il grafico a “nido d’ape” edito da Reddy’s Group indica un possibile crollo del 30% del mercato residenziale italiano, pienamente in linea con la stima del crollo del 32% della Aberdeen Research (vedi sopra) entro la fine del 2010.

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Cosa fare…? Vendere il “non-necessario” prima di una possibile devastante deflazione immobiliare ed economica, e osservare un culto incondizionato per la “ liquidità liquidabile “ pronta a cogliere le Opportunità da tale svalutazione di beni, immobili, imprese, ecc…

Chi volesse approfondire le origine dell’attuale crisi immobiliare può leggersi “L’Anti-Robin Hood : 6 mesi all’apocalissi immobiliare?” con un articolo del dicembre 2007 (ben in anticipo sull’attuale “Crisi Globale al Cubo” e… ancora attuale!); ecco il link

Per chi fosse interessato a sviluppare in prossimi workshop di 2 ore il tema dei  “ Prossimi Scenari Complessi Immobiliari ”, ecco il link all’Agorà di OSMI – Borsa Immobiliare della CCIAA di Milano: http://www.borsaimmobiliare.net/index.phtml?Id_VMenu=270

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Nicola Antonucci

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