bollino ceralaccato

Analisi tecnica, analisi fondamentale e altre frodi finanziarie…

La teoria finanziaria classica mostra sempre più i propri piedi d’argilla con lo smantellamento progressivo dei suoi assunti

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La teoria finanziaria classica mostra sempre più i propri piedi d’argilla con lo smantellamento progressivo dei suoi assunti:

  1. gli investitori sono razionali: smantellato dall’Economia Sperimentale di Daniel Kahneman (1934, premio Nobel 2002);
  2. i prezzi cambiano casualmente seguendo un moto browniano (o “random walk”) e rispondono a distribuzioni normali (“gaussiane”);
  3. i prezzi non hanno memoria, e sono sequenzialmente indipendenti (come i lanci successivi della pallina della roulette).

Gli ultimi due assunti sono stati smantellati da Benoît Mandelbrot con le sue ricerche sulla finanza frattale, iniziate nel 1962 analizzando i prezzi del cotone, che condussero alla feroce critica di tutti i modelli classici e delle “Formule da Nobel” basato sulla distribuzione casuale-gaussiana degli eventi.

Inoltre, fedele al mio “Principio di Pigrizia”, cercavo una metodologia che mi affrancasse dall’acquisizione di montagne di dati (ma quali servono veramente?), dall’analisi di grafici sempre più a ritroso nel tempo (ma fino a quando?), dalla ricerca spasmodica del “titolo giusto” (ma quale tra i tanti raccomandati dagli analisti-veggenti…?).  Cercavo qualcosa che qui e ora sintetizzasse le informazioni passate, presenti e future (aspettative).

Ed è così che, alla ricerca delle informazioni realmente utili, proficue e allo stato puro per operare sui titoli finanziari, per vedere le scie più profonde degli “Squali” (Manovratori, Anti-Roin Hood…), approdai finalmente ai volumi.

Un giorno del 1990, osservando grafici azionari, notai che in corrispondenza del superamento di una media mobile i volumi mostravano un “glitch”. Allora, ho invertito il processo: presi a uno a uno i glitch che comparivano nei volumi e cercai possibili rotture di altre soglie tecniche quali resistenze&supporti, trendlines, medie mobili popolari… e indovina un po’! Tutti i criteri dell’Analisi Tecnica prevalentemente utilizzati su un determinato titolo e in un determinato periodo, non sempre visibili ai miei occhi ormai stanchi di tali diavolerie, emergevano alla mia vista mediante la comparsa di glitch nei volumi proprio nel momento del loro superamento da parte delle quotazioni.

Cos’è un glitch…?!  Un glitch è una discontinuità dei volumi scambiati sotto forma di una barra (dei volumi) superiore alle altre.

I volumi scambiati, in un sistema finanziario complesso, rappresentano un grandezza fisica di primaria importanza, e forse proprio per questo motivo si invitano i traders e gli investitori a trascurarla, e persino a ignorarla.  Gli andamenti dei volumi scambiati rappresentano i trasferimenti di  energia del sistema (la sua massa monetaria di pertinenza).

GRAFICO 1 (Unicredit dal 26.11.08 all’11.9.09): un esempio di glitch di volumi (5 agosto 2009 – indicato con linea a punti) con la corrispondente barra delle quotazioni. Osserva anche le due linee tratteggiate che scaturiscono da tale glitch che delimitano un “bacino di attrazione”

Ogni forma di energia rappresenta, col suo fluire, la migliore descrizione della situazione di un sistema insieme alle sue possibili prossime evoluzioni, poiché “la Natura non fa salti”.

Ebbene, variazioni brusche dei volumi, ossia discontinuità apparenti dell’energia del fenomeno finanziario, sono indizi preziosi per capire che qualcosa di sotterraneo, di profondo, di nascosto sta avvenendo.

Un improvviso picco dei volumi testimonia una sorta di corto-circuito o nervo toccato, fenomeni fisici o fisiologici caratterizzati da un violento trasferimento di energia (attraverso corrente elettrica o bio-chimica).

I glitch segnalano una interruzione dell’andamento di fondo dei volumi che spesso, proprio in quanto energia, mostra una certa gradualità dovuta alla sua inerzia; inerzia e gradualità tanto maggiori quanto maggiore è la massa monetaria investita sul titolo, con conseguenti liquidità e flottante elevati, bassi spread danaro-lettera, significativi volumi trattati, frequentissimi contratti o “trades”.

Una prima domanda “filosofica” s’impone: perché basare l’analisi sui volumi (Analisi Fisica), piuttosto che sulle quotazioni (Analisi Tecnica) oppure sui dati di bilancio (Analisi Fondamentale)?

Analisi fondamentale : con i suoi “multipli”, i “P/E” e altri interessanti indicatori, definisce sempre e soltanto una coppia di concetti: “sovravenduto o sovracomprato” .   Anche un bambino sa bene che se un titolo presenta un P/E soltanto di 5 (ossia, il prezzo è soltanto 5 volte l’utile societario), e se storicamente il P/E oscilla tra 10 e 20, allora il titolo è plausibilmente sovravenduto e dovrebbe quindi salire.  Ecco che arrivano fondi pensione e grosse istituzioni, che hanno il prioritario bisogno di giustificare i loro futuri errori con formule e grafici del passato (la famigerata “mutanda di latta”), a far man bassa di tale titolo, ma non tutto in un volta of course!  Da tale esigenza di accumulazione di grossi volumi per un obiettivo di medio-lungo periodo, derivano strategie massmediatiche di persuasione di massa per nascondere tali informazioni preziosissime e per diffonderne di distorte e fuorvianti in modo da indurre masse di investitori a cedere gradualmente i propri titoli! Ecco la “truffa fondamentale”.

Analisi tecnica : con le sue neckline, resistenze&supporti, trendlines, incroci e divergenze di medie mobili e di tanti oscillatori, definisce sempre e soltanto un concetto: la transizione di stato della volatilità.  Al contrario dell’analista fondamentale, poco turbato dalla volatilità mentre veleggia verso il “prezzo target” (ossia, “giusto”), l’analista tecnico vive di quei magic moments nei quali il titolo accende il turbo alla sua volatilità, e la volatilità accende il titolo alla luce della ribalta massmediatica.

L’analista tecnico, come il saggio sulla riva del fiume, aspetta, aspetta… e aspetta che si presenti il momento magico che prelude all’innesco della volatilità e, conseguentemente, a un bel trend ripido che lo arricchisca. E come un samurai, dopo tanto ozio, è pronto a intervenire istantaneamente anche con cifre significative.   Da tale esigenza di “cogliere l’attimo fuggente” per un obiettivo di breve-brevissimo periodo (minuti, ore…), derivano strategie di manipolazione dell’operatività per creare quei presupposti “tecnici” (resistenze, trendlines, medie mobili, ecc) che tutti conoscono (soprattutto i Manovratori e gli Anti-Riobin Hood…!) in modo tale da indurre masse di traders a premere il tasto del “compra/vendi”… soltanto quando “vuolsi così colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare” (Dante, Inferno -  III e V).   Ecco la “truffa tecnica”.

Analisi Fisica : i  volumi, e soprattutto i glitch, rappresentano un mondo di informazioni passate, presenti e future, poiché il futuro è condizionato dall’inerzia dei fenomeni in mutazione qui e ora.   Solo il presente ci può dire qualcosa, anche se poco, del futuro – ascoltiamolo e leggiamolo con  attenzione.

I volumi realmente scambiati su un titolo, infine, rappresentano informazioni meno manipolate delle quotazioni e meno distorte delle notizie massmediatiche. Dati oggettivi e facilmente analizzabili da SW decisionali per definire i livelli nevralgici del “Sistema-TitoloX” derivati dal passato, percepiti nel presente e utili “fari” per il futuro!

Diventa così visibile un sistema nervoso e neurale della “Bestia” (ossia del “sistema finanziario”!): una struttura interna e intrinseca a un dato titolo, strumento finanziario, indice borsistico o mercato che è lì – ereditato dal passato, vissuto nel presente e, così compreso, atteso nel futuro.  Come ogni sistema nervoso o neurale, evolve gradualmente, ed eventuali nuovi livelli nevralgici emergeranno come gli altri, ossia con il sintomo del glitch: una reazione al contatto, un dolore o una gioia, una emozione di un Organismo Complesso – qual è il Sistema Finanziario odierno!

 

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copertina dalle balle alle bolle 1

Infine, per chi fosse interessato ad approfondire l’ Analisi Fisica e la Complessità della Finanza con l’approccio della Finanza Scientifica, rinnovo l’invito alla lettura del mio libro "Dalle balle alle bolle: la Finanza sull'orlo del Caos – Come cavalcare l’imprevedibilità dei mercati finanziari ", edito da Hudsucker (per informazioni e acquisti online: www.hudsucker.it/dalle-balle-alle-bolle )

E per alcuni esempi pratici di trading….:

http://www.thegoodmorning.com/biz/guadagni-facili-generali-intesa-sanpaolo-azimut.html

Ad maiora!

Nicola Antonucci

nicola.antonucci@libero.it

www.complexlab.com

14.2.2011

PAROLE CHIAVE:  analisi tecnica , analisi fondamentale , analisi fisica , glitch , finanza scientifica

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Nicola Antonucci

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  • Azienda: ComplexLab
  • Posizione: Founder
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    • ComplexLab Srl
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    • Facility Management
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