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Investire in Italia: i consigli di Pietro Accame - VIDEO

Investire in Italia oggi non è rischioso per gli investitori internazionali più che in altri Paesi. Basta affidarsi a un professionista competente, ossia a uno Strategy Advisor

 

Investire in Italia conviene? Si, ma solo se ci si affida a uno Strategy Advisor, ovvero un professionista preparato con un solido network di relazioni pubbliche istituzionali, capace di guidare soprattutto gli operatori stranieri a districarsi tra i "lacci e lacciuoli" della nostra burocrazia.
A sostenerlo Pietro Accame, General Manager di Fondazione Stelline e Strategy Advisor per investimenti in Italia.
Intervista realizzata da Angela Chirico, Responsabile Comunicazione&Marketing di ComplexLab Srl.

 

Indice degli argomenti 

Investire in Italia dall’estero non è rischioso

Investire in Italia: le competenze fondamentali di uno Strategy Advisor

Come investire in Italia: le indicazioni di Pietro Accame

 

Investire in Italia dall’estero non è rischioso 

"Investire in Italia conviene poiché i rischi sono abbastanza limitati e comunque non superiori a quelli di altri Paesi come la Svizzera o l'Inghilterra dove, dati alla mano, è più facile incappare in truffe finanziarie." 

Ne è convinto Pietro Accame, General Manager della Fondazione Stelline, che negli anni ha maturato una forte esperienza nel ruolo di Strategy Advisor a supporto di investitori internazionali che intendessero realizzare investimenti stranieri in Italia

Così infatti, intervistato da ComplexLab, Pietro Accame dichiara: 

“Penso che vi sia tutta una fascia di investitori internazionali, compresi i Paesi del mondo anglosassone o i Paesi asiatici, oppure quelli dell'area del Maghreb, nei quali ci sono tanti imprenditori che hanno voglia di aprire dei partenariati col nostro Paese nonché di investire in Italia.”

 

Investire in Italia: le competenze fondamentali di uno Strategy Advisor 

Per investire in Italia dall’estero il ruolo dello Strategy Advisor, come dice la parola stessa, risulta essere davvero strategico. Ma quali sono le competenze necessarie per svolgere questo ruolo? Pietro Accame risponde così: 

“Quello che conta è sapersi esprimere nello stesso linguaggio. In realtà pubbliche, soprattutto in un apparato amministrativo così imponente come quello italiano, è importante sapersi relazionare, sapere esprimere le idee e sapere esprimere le capacità di imprenditori che vogliano investire in Italia attraverso tutta una serie di meccanismi e procedure che sono vigenti oggi nella pubblica amministrazione e che vanno studiate e approfonditamente conosciute”.

 

Come investire in Italia: le indicazioni di Pietro Accame 

“Un’intensa attività di monitoraggio legislativo e un’intensa attività relazionale, queste secondo me sono le due branche su cui deve puntare un imprenditore che abbia voglia di investire in Italia dall’estero e lavorare con l’Italia soprattutto in un clima di partnership. Per riuscire invece a districarsi tra i vincoli,  i famosi lacci e lacciuoli posti dalla legislazione italiana, è importante affidarsi a professionisti qualificati”.

 

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